Dante Rockstar

L’influenza del Sommo Poeta nella storia della musica pop

di Giuseppe Attardi

“[…] Ci sono libri che nascono dalla scintilla dell’intuito e crescono in pochissimo tempo. Alimentati da una competenza smisurata e dal fervore della passione. Con Dante Rockstar è andata così. […] In occasione del Dantedì, Giuseppe Attardi ha inviato alla redazione di Pickline un articolo intitolato provocatoriamente Dante? Una popstar. Ma anche un metallaro e un rapper. Il suo obiettivo era quello di riassumere le influenze del Sommo Poeta sulla musica, da Bob Dylan a Kurt Cobain, da Vinicio Capossela ai Radiohead. […] Mi chiama l’editore Maurizio Andreanò: «Che ne dici se proponiamo a Giuseppe di sviluppare l’argomento? Quasi quasi ne potremmo fare un libro». L’idea mi piace, ma siamo già nel pieno delle celebrazioni dantesche. «Uhm – rispondo – gliene parlo subito». Prendo il telefono e vado dritto al sodo: «Ehi, Pucci, te la senti di scrivere un libro su Dante e la musica?» esordisco mentre penso che mi manderà a quel paese. Qualche secondo di silenzio.
«Quanto tempo ho?» «Ehm… diciamo poco, pochissimo…». «Ok». Il resto lo avete tra le mani.”

Dalla prefazione di Gianluca Santisi (Direttore Responsabile di Pickline)

TITOLODante Rockstar
SOTTOTITOLOL’influenza del sommo poeta nella storia della musica pop
AUTRICEGiuseppe Attardi
EDITOREContanima
ANNO EDIZIONE2021
GENERESaggio
LINGUAItaliano
FORMATOEpub, Kindle, Cartaceo
PAGINE175
ISBN9788868630188
9788868630201 Ebook
PREZZO DI COPERTINA€ 12,00 – Ebook € 4,00
 

Sinossi

Nel Novecento Dante è il “Top of the Pop”, è il più citato dai parolieri fra i classici della letteratura italiana, perché in realtà è l’autore che ha codificato la struttura stessa della poesia-canzone d’amore, che nasce dalla sofferenza e dalle lacrime e si nutre di malinconia e nostalgia. È l’autore italiano la cui influenza ha superato i confini nazionali. Se la sua presenza nel canzoniere italiano è spesso conseguenza di reminiscenze letterarie scolastiche, è più sorprendente rintracciarlo nei brani di artisti anglosassoni come Bob Dylan, Leonard Cohen, David Bowie, Kurt Cobain dei Nirvana, Thom Yorke dei Radiohead, Sepultura, Tangerine Dream, Coldplay. L’immaginario della Divina Commedia è stato declinato in tutte le lingue e in tutti i generi musicali: pop, rock, metal, progressive, jazz, elettronica, indie, rap. Come e perché Dante sia riuscito ad attraversare non solo Inferno, Purgatorio e Paradiso rimanendo vivo, ma anche settecento anni senza diventare un fantasma, viene spiegato da Francesco Bianconi dei Baustelle, Vinicio Capossela, Clementino, Simone Cristicchi, John De Leo e gli XyQuartet, Francesco Maria Gallo, Gianna Nannini, Derrick Green dei Sepultura, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Roberto Vecchioni.

Giuseppe Attardi

L’autore

Giuseppe Attardi. Laureato in Lettere moderne. Giornalista professionista. Ha collaborato con Ciao2001, Musica Jazz, Ultimo Buscadero, Il Diario di Siracusa. È stato direttore del bimestrale Raro! e caposervizio agli spettacoli al quotidiano “La Sicilia”. Nel 2018 ha curato il libro “Perché Sanremo è (anche) Sicilia” per la Domenico Sanfilippo editore e nel 2020 ha pubblicato “Alfio Antico. Il dio tamburo” per Arcana. Cura le rubriche Musica e Tv Play sulla testata giornalistica online Pickline.